L'abbandono di immobili pubblici, non è solo uno schiaffo all'estetica di una città, ma è uno schiaffo alle condizioni di difficoltà economiche dei cittadini. Un edificio pubblico abbandonato, rappresenta uno spreco sotto gli occhi di tutti. Purtroppo, ormai non è neanche più uno scandalo, visto quanto siamo abituati.
In un momento di crisi economica dello stato e degli enti non si può pensare di lasciare inutilizzato un immobile; è come se una famiglia con deficit nella gestione economica quotidiana si permettesse di avere immobili vuoti e abbandonati e magari su questi ci paga anche le tasse.
Il problema è che negli Enti non risulta pressante l'urgenza di limitare gli sprechi e questo si vede in tantissimi aspetti, ma la questione degli immobili in disuso è appunto un problema tanto evidente che si potrebbe dire "grosso quanto una casa".
I mezzi a disposizione degli enti per fare fronte a questo problema è il "Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni", in cui tutti gli immobili non utilizzati per fini istituzionali sono immessi in un elenco di dismissione o valorizzazione. Questo sistema non funziona e di seguito dimostro il perchè, con una carrellata impressionante di problemi grossi "quanto una casa". Una domanda che sorge spontanea: ma i politici e i dirigenti non hanno questo obiettivo?
EX OSPEDALE CONTI (REGIONE).
Area grande quanto un quartiere con verde ed edifici ormai storici. Abbandonato da decenni. Inserito nel Piano di alienazione, ma fermo.
Utilizzata solo un'ala dell'intero complesso. Sono svariati milioni di euro lasciati a marcire.
EX ITI BALDINCA (PROVINCIA)
L'edificio è collocato nel comprensorio pubblico di Baldinca della Provincia di Sassari. Abbandonato da decenni, doveva essere una scuola superiore ma non fu
neanche mai finita. Ad oggi completamente inutilizzato, ha subito negli anni la completa vandalizzazione. Anzi, ad oggi esiste un progetto per collocarci l'archivio della Provincia (piuttosto
ridicolo considerando l'imponenza della struttura e che la gran parte continuerà a versare nelle condizioni si abbandono).
EX BREFOTROFIO DI SASSARI (UNIVERSITA')
Passato dalla Provincia all'Università da qualche decennio. E' inspiegabilemnte abbandonato, considerata la zona sanitaria dove sorge e la carenza di strutture sanitarie, nonchè la ricerca spasmodica di una casa dello studente per investire milioni di euro.
EX QUESTURA (PROVINCIA)
Dopo che è stata realizzata la nuova questura, circa 20 anni fa, è stata competamente abbandoata. Tanto che è stata occupata da un centro sociale e poi anche murata per evitare altre occupazioni. Inserita nel Piano di Alienazioni con la vendita per svariati milioni di euro risulta invenduta. Ma considerando l'importanza di questo patrimonio immobiliare al centro della città, sfiora il ridicolo lo sforzo che è stato esercitato per venderlo, senza alcuna azione di valorizzazione.
EX HOTEL TURRITANA (COMUNE)
Una telenovela. Al centro della città, abbandonato da decenni. Inutili i tentativi di vendita. Si è pensato (non a torto) di abbatterlo, ma risulta tutelato dalla
soprintendenza. Rappresenta un simbolo di come le Pubbliche Amministrazioni cittadine non investano idee e risorse sulla valorizzazione del Patrimonio. In questo caso l'aggravante e' che ci
troviamo al centro storico della città, la cui valorizzazione è sempre in cima agli intenti politici.
VILLA POZZO (REGIONE)
Sinchè si tratta di brutti palazzacci, l'abbandono pubblico potrebbe sfuggire all'occhio, ma in questo caso parliamo di una delle più belle ville liberty della
città e non può non nascere un grande sentimento di sdegno. Acquistata dalla Regione al fine di esserne una sede, oggi versa in uno stato di degrado assoluto.
EX CARCERE SAN SEBASTIANO (DEMANIO DELLO STATO)
Abbandonato ormai da svariati anni, esiste un protocollo d'intesa per il riutilizzo. Si parla di una cittadella amministrativa giudiziaria (i dipendenti pubblici
del tribunare che lo occuperebbero quali sarebbero?): in realtà è veramente enorme e potrebbe riportare al centro tantissimi enti e funzioni disperse nel territorio.
EX MANICOMIO DI BALDINCA (PROVINCIA)
Doveva essere un manicomio, ma la legge che ne impediva la realizzazione bloccò tutto. Fu affidato alla Provincia, parte è in comodato al CNR, ma almento tre
padiglioni sono abbandonati o in disuso. Anche questa situazione fa gridare allo scandalo se qualche Ente pubblico vuole acquistare immobili o terreni per realizzare nuovi edifici.
EX MANICOMIO RIZZEDDU (REGIONE)
Il vecchio manicomio cittadino presenta una vasta area ed interi padiglioni abbandonati. Anche quest'area deve essere presa in considerazione quando si programmano
nuovi edifici pubblici cittadini.
CENTRO ECOLOGICO (PROVINCIA)
Mai decollato, doveva essere un centro su amministrazione ambientale intercomunale. Sempre "abitato" solo in parte dalla Provincia. E' stato poi sede della Facoltà
di Economia neonata. Ora è utilizzato solo in minimissima parte. Un edificio importante, ma abbandonato. Veramente uno spreco, se si considera che si spendono soldi pubblici per realizzare nuovi
edifici o addirittura si spendono soldi per affitti.
EX CONVENTO CARMELO (PROVINCIA)
Ristrutturato relativamente di recente. La parte predominante è occupata dal Museo sul quale la Regione ha in mente di realizzare la mostra permente di Biasi. A
parte questo progetto che non risulta ancora decollato, vaste aree sono inutilizzate, dopo il ridimensionamento dell'Ente Provincia. Eppure stiamo parlando di una posizione nel centro storico,
strategica per rivitalizzare lo stesso.